Passo San Boldo: La Leggendaria 'Strada dei 100 Giorni' - Una Storia di Ingenuità e Determinazione

 Passo San Boldo: La Leggendaria 'Strada dei 100 Giorni' - Una Storia di Ingenuità e Determinazione

Passo San Boldo



Il Passo San Boldo, situato nelle Prealpi Venete del Veneto, Italia, è noto per essere la sede della leggendaria "Strada dei 100 Giorni". Questa strada panoramica, conosciuta anche come la "SP 635" o "Strada Provinciale 635", è famosa per la sua storia unica e per il suo percorso mozzafiato attraverso le montagne.

La denominazione "Strada dei 100 Giorni" ha origine nella storia della sua costruzione, che è stata un notevole trionfo di ingegneria e fatica umana. Durante la Prima Guerra Mondiale, il Passo San Boldo divenne un punto strategico importante per il trasporto e la logistica. Tuttavia, il percorso attraverso le montagne era estremamente difficile da percorrere con veicoli militari, specialmente a causa delle ripide salite e delle strette curve.

Passo San Boldo: La Leggendaria 'Strada dei 100 Giorni'


Per risolvere questa sfida, fu deciso di costruire una nuova strada che avrebbe consentito ai rifornimenti militari di raggiungere il fronte con più facilità. La costruzione iniziò nell'estate del 1917, e ciò che doveva essere inizialmente un progetto di 100 giorni per completare la strada si trasformò in una grande impresa. La "Strada dei 100 Giorni" fu realizzata principalmente con il lavoro manuale dei soldati e dei prigionieri di guerra, che lavorarono istantaneamente per costruire la strada nelle difficili condizioni montane.

Percorso per arrivare anche presso Il canyon Brent de l'Art vicino al Passo San Boldo nelle Prealpi Bellunesi

Il canyon Brent de l'Art


Il percorso includeva 18 gallerie, ponti e una serie di tornanti che sfidavano l'ingegno e la determinazione di chi la costruiva. La strada fu aperta ufficialmente nel settembre 1917, e divenne un passaggio vitale per le truppe durante la guerra.

Oggi, la Strada dei 100 Giorni è aperta al traffico e offre uno dei percorsi più spettacolari e panoramici attraverso le Prealpi Bellunesi. Gli automobilisti ei turisti possono godere della bellezza delle montagne e delle affascinanti gallerie, alcune delle quali sono state restaurate e illuminate per preservare la storia di questa straordinaria realizzazione.

Il Passo San Boldo e la "Strada dei 100 Giorni" rimangono un memoriale tangibile della tenacia umana e dell'abilità ingegneristica, nonché un'attrazione turistica che attira visitatori da tutto il mondo. La sua storia unica rende questo passaggio di montagna una tappa affascinante per coloro che desiderano esplorare la bellezza naturale e la storia dell'Italia.

La strada è lunga circa 48 chilometri e si snoda tra le Prealpi Bellunesi. Il tratto più scenografico è quello che collega la località di Tovena al Passo di San Boldo.

La strada è asfaltata e percorribile in auto, moto, bicicletta e a piedi. Il percorso è impegnativo, ma offre viste mozzafiato sul paesaggio circostante.

Geografia fisica Il Passo San Boldo è la mitica “Strada dei 100 Giorni


Collocato tra il col de Moi (1358 m) e il monte Cimone (1290 m), si tratta di una modesta sella originata, probabilmente, dalla transfluenza di un ramo del ghiacciaio del Piave, che collegava l'asse principale della Valbelluna a quello secondario della Vallata Trevigiana
Passo San Boldo


La strada è stata costruita in soli 100 giorni, tra il 1917 e il 1918, durante la Prima Guerra Mondiale. La sua costruzione fu necessaria per collegare le truppe italiane che combattevano sul fronte austriaco.

La strada è stata costruita da circa 1.500 operai, tra cui prigionieri di guerra austriaci e civili locali. I lavori furono particolarmente difficili a causa del terreno impervio e del clima rigido.

La Strada dei 100 Giorni fu inaugurata il 24 luglio 1918. La sua costruzione fu un'impresa eroica che contribuì alla vittoria italiana nella Prima Guerra Mondiale.

La strada è stata restaurata in più occasioni, l'ultima nel 2017. Oggi è una popolare meta turistica, che offre ai visitatori un'esperienza unica e suggestiva.

La geografia fisica della Strada dei 100 Giorni è caratterizzata da un terreno molto accidentato. La strada si snoda tra le montagne, con pendenze che a volte raggiungono il 20%. Il paesaggio è lussureggiante, con boschi, prati e torrenti.

La strada è divisa in due parti principali: la prima parte, da Molinetto della Croda a Tovena, è la più impegnativa. La seconda parte, da Tovena al Passo di San Boldo, è più facile.

La Strada dei 100 Giorni è una strada panoramica che offre viste mozzafiato sul paesaggio circostante. La strada è un'attrazione turistica popolare, e viene visitata da migliaia di persone ogni anno.

Passo San Boldo


La 'Strada dei 100 Giorni' e il Passo San Boldo: Una Pagine di Storia della Prima Guerra Mondiale


l Passo San Boldo, noto anche come la "Strada dei 100 Giorni", riveste un'importanza storica significativa legata alla Prima Guerra Mondiale. Questo passo montano e la sua strada associata hanno giocato un ruolo cruciale nel contesto di quel periodo turbolento.

video tratto da Qdpnews.it notizie online dell'Alta Marca Trevigiana

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Passo San Boldo: La Leggendaria 'Strada dei 100 Giorni' - Una Storia di Ingenuità e Determinazione

passo san boldo  prima guerra mondiale

Nel corso della Prima Guerra Mondiale, tra il 1915 e il 1918, la zona circostante il Passo San Boldo era un teatro di combattimenti tra le forze italiane e quelle dell'Impero austro-ungarico. Questa regione montuosa era strategica e contesa, in quanto rappresentava una delle vie principali di accesso tra la pianura veneta e le valli dolomitiche, da entrambe le parti.

L'esigenza di creare un collegamento viario attraverso le montagne fu fondamentale per il trasporto delle truppe, dei rifornimenti e delle armi da fuoco. Fu così che venne intrapresa l'ardua impresa di costruire la "Strada dei 100 Giorni" nel 1918. Questa strada, che prende il nome dal tempo incredibilmente breve in cui fu costruita, rappresentava una via strategica attraverso il Passo San Boldo.

La "Strada dei 100 Giorni" è un'opera di ingegneria militare notevole. Essa comprende 18 tornanti e 17 gallerie scavate nella roccia, il che consente ai veicoli e alle truppe di superare le montagne in condizioni estremamente difficili. Questa strada rappresenta un'impresa di costruzione eccezionale, eseguita in circostanze molto avverse dovute alla guerra.

Questa via strategica fu cruciale per il trasporto delle truppe e dei rifornimenti durante la Prima Guerra Mondiale, ma rappresentava anche un obiettivo importante per le operazioni belliche. La zona circostante il Passo San Boldo vide pesanti combattimenti, e la strada stessa fu spesso teatro di scontri tra le forze italiane e austro-ungariche.

La strada è stata costruita in soli 100 giorni, tra il 1917 e il 1918, durante la Prima Guerra Mondiale. La sua costruzione fu necessaria per collegare le truppe italiane che combattevano sul fronte austriaco.

Il terreno era impervio e il clima era rigido, ma gli operai lavorarono senza sosta, giorno e notte. La strada fu costruita in soli 100 giorni, tra il 1917 e il 1918.

La Strada dei 100 Giorni fu inaugurata il 24 luglio 1918. La sua costruzione fu un'impresa eroica che contribuì alla vittoria italiana nella Prima Guerra Mondiale.

La Strada dei 100 Giorni fu un'impresa eroica che contribuì alla vittoria italiana nella Prima Guerra Mondiale. La strada permise alle truppe italiane di rifornirsi e di spostarsi rapidamente sul fronte, dando loro un vantaggio decisivo.

La strada fu anche un simbolo di resistenza e di speranza per il popolo italiano. La sua costruzione fu un'impresa titanica, che fu portata a termine nonostante le difficoltà e le avversità.

La Strada dei 100 Giorni è una testimonianza importante della storia della Prima Guerra Mondiale. È un ricordo di un periodo difficile e tragico, ma è anche un simbolo di coraggio e di speranza.

Oggi, la "Strada dei 100 Giorni" e il Passo San Boldo sono testimonianze tangibili di quei tempi difficili. Attraversare questa strada offre ai viaggiatori l'opportunità di immergersi nella storia e di apprezzare le sfide superate durante la Prima Guerra Mondiale. La bellezza paesaggistica delle Prealpi Bellunesi è ora un richiamo per i turisti, ma la storia del passato rimane incisa nel suo asfalto.

La memoria di questi tempi difficili vive ancora sotto le curve di questa strada, insegnandoci la resilienza umana e la bellezza della pace.

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